Un vicolo stretto illuminato da candele conduce fino all’Osteria RossoDiVino, nel centro storico di Taormina, subito accanto all’arco di Porta Catania. A gestirla ci sono quattro giovani ragazzi, Sara e Jacqueline Ragusa, Alessandro Currenti e Paolo Trimarchi, che accompagnano i loro ospiti con gentilezza ed entusiasmo, fino ai loro posti a sedere, lì in quel contesto da Dolce Vita. Ad accomunarli, la passione per l’enogastronomia siciliana, capace di emozionare con sapori genuini e colori vivaci.

Espinti a credere nella Sicilia, a restarci e ad esprimere qualità e professionalità, rispetto per la terra, lavoro e sacrificio, fantasia e creatività. Da due anni continuano a crescere grazie anche al contributo di Fabio Scordo, chef con il quale si impegnano ogni giorno a portare in tavola la qualità e soprattutto la freschezza dei prodotti che l’isola sa offrire.

In cucina, con l’aiuto di Denis Papale, secondo cuoco, Fabio Scordo elabora una cucina che trae spunto dalla tradizione marinara, ma non vi resta troppo ancorato per sperimentare accostamenti ricercati e innovativi, seppur in linea con la semplicità delle materie prime adoperate, sempre freschissime. Del resto lo chef, con un passato da pasticcere, di se stesso dice: “Le regole mi stanno strette, per questo sono passato ai fornelli. La cucina è anche un modo per esprimere la mia esuberante creatività, senza stravolgere la tradizione”.

Nel menù, che cambia quotidianamente, si può trovare qualche brioso antipasto per cominciare con gusto, per esempio l’avocado con gambero di nassa e caviale di aperol spritz. Primi di tradizione marinara; buoni gli spaghetti al nero di seppia con ricotta e peperoni; secondi di pesce freschissimo e di carne. Non aspettatevi il solito, però. Lo chef ama giocare con gli accostamenti e non sarà difficile ritrovarsi nel piatto un inatteso mix di carne e frutta, di formaggi e pesce.

Ottimi i dolci, di cui lo chef è maestro. Buonissimo il dessert cannolo con crema calda di ficodindia e ricotta, omaggio ad una creazione dello chef stellato Ciccio Sultano di Ragusa.

Ma Osteria RossoDiVino non è solo cucina. Lo dice anche il suo nome. I quattro giovani si impegnano in un’accurata e selezionata ricerca di piccoli produttori di vino; sono oltre 180 le etichette disponibili anche solo al calice: è forse questo uno dei motivi che ha reso l’Osteria popolare da subito.