La signora Grammatico oggi ha la sua età,ma sono anni molto ben portati ed è una vera e propria star la cui fama valica i confini siciliani: merito dei suoi dolci, ovviamente, e del libro Mandorle amare. Una storia siciliana tra ricordi e ricette, dove racconta come ha imparato a impastare biscotti, cannoli e dolcetti alle mandorle,come dice Maria,la pasticceria è un luogo allegro…
E qui entrano in scena loro, le monache (e relative tette). “Cattive – sussurra, dopo avermi spiegato che da bambina fu mandata dalle suore francescane dell’Istituto San Carlo -, molto cattive, tranne Suor Stellina che mi prese a cuore insegnandomi a fare i biscotti con la pasta di mandorle e a decorare gli agnelli in pasta di zucchero”.
Avendo io fatto l’asilo dalle suore, mi sono subito sentita in sintonia con Maria Grammatico, soprattutto quando ho visto i suoi vassoi esposti al banco.
Le cassatine, mezze lune di pasta ripiene di ricotta (di pecora ovviamente, terza regola d’oro della cucina siciliana).