I MIGLIORI RISTORANTI SICILIANI

I Pupi – Bagheria  Pa

PRENOTA UN TAVOLO / REGALA UNA CENA STELLATA firmata Tony lo coco

 Se dovessi dare una definizione di questa  cucina, direi, semplicemente, che si tratta della cucina di Tony Lo Coco, aperta, appassionata, attenta, curata. Con l’unica ambizione di regalare agli ospiti momenti di benessere e felicità.

Tony Lo Coco

Tony Lo Coco, potrebbe essere il nome di un star del mondo dello spettacolo, invece, lui, lo chef-patron dei ristorante I Pupi, la stella ce l’ha cucita sulla giacca! Il servizio, nella piccola sala in bianco e nero di un’eleganza moderna e minimalista, dominata dal grande armadio lucido che funge da dispensa, è assicurato dalla moglie Laura. Per quanto riguarda la cucina, lasciate fare a Tony che – attento a selezionare le eccellenze locali e i migliori casari, pescatori, agricoltori, nonché allevatori del comprensorio – vi accompagnerà a degustare la Trinacria in chiave fantasiosa e personalizzata; vivamente consigliati i percorsi degustazione di terra, di mare, ma anche il menu misto per assaggiare di tutto un po’! Punto di vista della Guida Michelin

La storia

Tratto da Identità Golose :Un’altra Sicilia è possibile, e Tony Lo Coco ne è la dimostrazione. Dopo essersi fatto le ossa con anni di catering, nel 2009 ha aperto il suo ristorante a Bagheria, la cittadina marinara a pochi chilometri da Palermo dove è nato e cresciuto. All’interno di questo guscio black and white, di un minimalismo essenziale in contrasto con la cifra prevalente del barocchismo rivisitato, Lo Coco ha costruito un percorso netto, pulito ed estremamente personale, passato per la tappa della stella Michelin nel 2014. Un percorso da autodidatta e soprattutto da artigiano, come lui stesso ci tiene a definirsi. Invece che imboccare strade più facili e predefinite, nel suo menu Lo Coco ha scelto di attingere dalla Sicilia “quanto basta”, definendo la propria cucina in base al pesce e ai suoi ricordi di infanzia invece che limitarsi a dialogare con un più ampio bacino di citazioni siciliane. Una direzione già ben percepibile dal superbo inizio del menu degustazione, “Il crudo di pesce con i suoi oli aromatizzati in casa e sali del mondo”, abbinamento di diversi crudi con altrettante tipologie di olio e sale. La leggerezza è la cifra del servizio, di una levità sorridente e impeccabile, guidato da Laura Codogno, moglie dello chef, e anche dei piatti. Uno su tutti la rivisitazione della Stigghiola: nel tipico street food palermitano il budello di capretto viene sostituito dalla seppia e farcito di tonno e cipollotto. Mantenendo la veracità godereccia dell’originale, ma guadagnando una grazia nuova.

Una Stella Michelin

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